si chiese di precisare le denominazioni dei comuni, dato che molte località avevano lo stesso nome. Si rese quindi necessario un regio decreto che invitava i singoli comuni o ad aggiungere un appellativo storico, geografico (idronimo ad esempio: San Benedetto DEL TRONTO), ambientale, ecc., al nome della città o a “cangiare” (cambiare) nome.
In quegli anni nel caso di Marano erano presenti ben 16 località sparse in tutto il territorio della Penisola. Occorreva quindi mettere in atto le indicazioni del regio decreto. Il risultato fu il seguente:Marano Castenaso (Bologna), Marano presso Gaggio Montano (Bologna), Marano Lagunare (Udine), Marano Principato (Cosenza), Marano Ticino (Novara), Marano sul Panaro (Modena), Marano Vicentino, Marano presso Rovereto, Marano dei Marsi (L’Aquila), Marano da Mira (Venezia), Marano da San Lazzaro Parmense, Marano di Val Policella (Verona), Marano Equo (Roma), Marano Marchesato (Cosenza)
Al nostro Marano cosa accadde?
Per l’origine del nome “Marano” le ipotesi sono due:
Il nome MARANO deriverebbe da Campus Marianus, volgarizzato in Marianus e poi Marano; nel caso nostro i documenti dopo il 1000 parlano di Castrum Marani o Mariani.
Il nome MARANO deriverebbe dal termine latino medievale mara = terreno paludoso
Si riportano qui di seguito cronologicamente tutti gli atti relativi alla variazione della
denominazione del Comune di Marano in Cupra Marittima
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