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17 gennaio 1989
Black operato: tolti due molari e una spina. Alle nove
eravamo nella sala d’aspetto dell’ambulatorio, ma il
dottore si è fatto attendere. Black è entrato, come
al solito, recalcitrando, memore di altre sedute dolorose.
A una prima iniezione calmante e soporifera il
dottore ne ha dovuto far seguire altre due, prima che
potesse estrargli i due denti cariati, causa di ascessi
nei giorni passati, rientrati a furia di antibiotici. Gli
ha tolto poi un corpo duro, che gli ostruiva un timpano
dell’orecchio, e, infine una spina da una zampa.
Né io né Armida abbiamo avuto il coraggio di assistere
all’operazione.
Quando lo abbiamo riposto nella cuccia per caricarlo
sulla Panda era del tutto addormentato, con la lingua
in fuori. Avevamo paura che non si svegliasse più.
Siamo corsi a casa per sistemarlo al solito posto:
l’angolo sud del corridoio dinanzi alla cucina. Poi sono
uscito per comprare la carne per la povera bestiola
che, al ritorno, ho trovato con gli occhi semiaperti e
senza la forza di muoversi. Mi ha fatto un cenno con
la zampetta sana.
A cena si è ripreso mangiando con appetito. L’ho accompagnato
subito dopo per una breve passeggiata,
distensiva per tutti e due.
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