Angelo Doneda
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... (Le parole) ... [panorama]
Il cambiamento di aspetto delle colline era poi diventato evidente e
ben percepibile nel territorio di Cupra. Basta rifarsi ai segni delle frane
de “i Pignotti” che già in tempi antichi avevano seppellito una parte
dell’antica città romana, ai segni di cedimento del pendio che saliva
verso il paese alto, Marano, alle crepe nella bellissima pavimentazione
in cotto della strada che vi s’inerpicava, e la Frana (il nome comune lì si
era trasformato in nome proprio) dopo il Colle di Sant’Andrea. Frana
che aveva lasciato in mare alcuni massi di arenaria, ora quasi scomparsi,
che quando si andava in pattino o in barca verso sud, costituivano,
per noi inesperti naviganti, un pericolo poco avvertito, se si voleva costeggiare
troppo da vicino la spiaggia. In buona parte, infatti, si nascondevano
sotto il pelo dell’acqua; solo un paio di questi, su uno dei
quali ci si poteva anche arrampicare, segnalavano la loro presenza.
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