I tuoi versi sono belli e tristi, ti sei sentito a volte solo ed è vero che abbiamo trascorso troppo poco tempo insieme.....ma ricordo bene quando ci portavi al cinema bambine, le tristi epifanie quando ci prelevavi dal collegio con un gran sacco di regali fatti dai tuoi colti amici e ci facevi fare più tardi tra le belle signore.
Ci siamo ritrovati anziani e tu vacillante, non più agile come un tempo, davi colore, calore e vita alla voce, alle immagini, all'arte. A te, che lamenti nei versi le bende sugli occhi, dedico i ricordi con le immagini della nostra famiglia, di Cupra con i suoi dolci paesaggi ma non sono un'artista.
Ti dedico le foto di quello che ti piaceva nei tempi lontani, come ieri....e ci accomunava, accomunava te al babbo Alberto in un raffinato particolare guardare.
Albe, tramonti, le stesse pietre che abbiamo segnato, levigate ora dal tempo e dai passi,che gli anni hanno rimpicciolito e sbreccato.
Ti regalo dei fiori e le erbe in cambio dei tuoi versi e dell'ultimo dolore, forse un "regalo!?" che mi ritorna dentro come un "dolce" peso, che vorrei diventasse tempo passato e non più presente, come acqua corrente, non più dolore......... quasi che, invece che morto, tu fossi solo ferito.
Caramente
Serena