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Storia di Cupra Marittima
STORIA DI CUPRA MARITTIMA
A coloro che amano Cupra, curiosi e orgogliosi del suo passato,
dedichiamo una "Storia di Cupra" a puntate.
(a cura dell'ArcheoClub)
Mensile "Cupra e la Val Menocchia" Anno V - n°3 - Marzo 1988     Download (.pdf)
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La nuova Cupra

Tutto quanto è stato riassunto, costituisce un complesso di opere e di provvidenze, siano pure modeste, che comprovano il fervoroso contributo recato alla meravigliosa opera che il tenace valore dell’Esercito e la salda resistenza del Paese hanno compiuta. Il nostro ufficio notizie funziona come sottosezione dipendente da quello di Ascoli. Suo compilo è di servire da tramite tra le famiglie e i componenti di esse assunti alla difesa della patria. Esso mantenne un'attiva corrispondenza coli ufficio centrale di Bologna, con la sezione di Ascoli, con la Croce Rossa, con la Commissione Prigionieri di guerra, con l'Opera Bonomelli di Milano, con la sezione della C.R. di Torino. Tutte le famiglie trepidanti per la mancanza di notizie dei loro cari, ebbero il sollievo morale di tutte le ricerche più sollecite ed accurate, e nella crudele incognita dell'attesa seppe sempre porgere la parola affettuosa del conforto quando non potè recare il sollievo della buona novella. Una particolare febbrile attività dovette svolgere dopo le infauste giornate di Capo retto, quando un centinaio di fratelli nostri fuggenti dalle loro terre trovarono in mezzo a noi la più fraterna accoglienza. Tale attività venne spiegala nella ricerca dei dispersi, nello scambio di corrispondenza dei parenti rimasti nelle Provincie allora invase, nell'affannosa richiesta di notizie dei militari appartenenti alle famiglie profughe qua ricoverale ed in altri pietosi uffici affidati alla civile organizzazione. Non appena l'epico comunicato Diaz del 4 Novembre annunziò la fulgida vittoria delle nostre armi, e col trionfo del diritto e della giustizia apparvero realizzale le sospirale rivendicazioni d'Italia, il Comitato si fece promotore di pubbliche dimostrazioni di giubilo alle quali partecipò l'intera cittadinanza delirante di gioia e di entusiasmo. Il Comitato stesso pubblicò un patriottico manifesto: quindi deliberò di contribuire con £ 60 alla sottoscrizione prò liberati e liberatori; di assegnare un libretto di £ 15 a ciascun bambino profugo al di sotto dei nove anni; di depositare altre £10 su ciascun libretto postale già concesso agli orfani di guerra. A questi infelici fanciulli che muovendo i primi passi nella vita, videro d'intorno lagrime ed angosce invece di sorrisi, il piccolo dono ricorderà loro l'esilio trascorso accanto a noi, la liberazione delle loro terre, le affettuose assistenze ricevute. A lutti vanno i sensi dell'animo nostro grato e riconoscente. Un plauso sincero il Comitato invia alle signore e signorine cuprensi che con slancio veramente encomiabile furono sempre generose d'aiuto e concorsero con l'opera di assistenza alla grande impresa compiuta dalla Patria. Alla sig.na Masi segretaria del Comitato ed alla sig.na Censi Gisa vice segretaria, le quali furono indefesse al lavoro sempre prime nelle pietose iniziative di carità e di assistenza, vadano le più vive espressioni della nostra gratitudine. E nel por fine a questa Relazione sentiamo il dovere di mandare il più ardente saluto ai nostri meravigliosi soldati che tradussero le sacre aspirazioni d'Italia in una realtà luminosa e superba. E pur i giovani cuprensi caduti nella pugna sanguinosa, pur essi il pensiero nostro comprende ed abbraccia. Il loro nome inciso nel bronzo noi tramanderemo alle venienti generazioni perché al culto della Patria, il nobile sacrificio, le elevi e le educhi.
Cupramarittima, 27 Marzo 1919.
Il Presidente
Pietro Caucci
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