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STORIA DI CUPRA MARITTIMA
A coloro che amano Cupra,
curiosi e orgogliosi del suo passato,
dedichiamo una "Storia di Cupra" a puntate.
(a cura dell'ArcheoClub)
Mensile "Cupra" Anno III - n°9 - Settembre 1986
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La nuova Cupra
Foto storica del 1891: Festa dello Statuto.
Piazza della Libertà è riconoscibile solo per la fontana sulla destra: la casetta di fronte è stata tolta di mezzo per far posto ai pullman in sosta.
Per alcuni avvenimenti cuprensi, di tanto in tanto, ci avvarremo di testimonianze presenti nei giornali dell'epoca. E' la volta di una "Nostra Corrispondenza" a firma "Io" apparsa ne "Il Piceno" del giugno 1981.
"A Cupra Marittima. La Festa dello Statuto. L'inaugurazione dell'acquedotto e della lapide patriottica".
"La festa dello Statuto non poteva solennizzarsi in maniera più splendida e patriottica". Le finanze del Comune, amministrate da buoni e solerti cittadini, colla stella più fulgida e risplendente della pace comune, hanno permesso un periodo nuovo di vita e di prosperità. L'azienda da anni decaduta, ora saggiamente diretta dall'egregio Segretario Sig. Italo Petrocchi, è risorta. Il paese, in brevissimo tempo, ha ottenuto la valentìa dell'Impresa Laura Lodesani di Reggio Emilia un magnifico acquedotto.
Alla bella festa intervennero molti invitati, rappresentanze, musiche e sodalizi operai. Fin dal mattino si notava una grande animazione, tutti gli edifici imbandierati. Alle 5 pomeridiane si formò il lungo corteo. La Società di tiro a segno e Società operaia di Grottammare, il Sodalizio operaio di Pedaso, di Massignano, di Cupra Marittima con le rispettive bandiere. Vari reduci dello storico battaglione dei "Cacciatori del Tronto" e due superstiti Cuprensi che presero parte al disarmo degli "ottocento pontifici" - tra questi noto il Cav. Gino Moretti, Cav. Cesare Paielli, Manlio d'Ercoli e dei Cuprensi Ciucci Pacifico e Tirabassi Tobia. Parecchi ufficiali dell'esercito. Tutti i Sindaci e Segretari del Mandamento di Grottammare, il Sindaco di Porto S.Giorgio, Cav. Ricciotti, il Sindaco di Cupra, Sig. Ciucci, la Giunta Municipale, i reduci, le scuole elementari, le musiche ed una folla enorme di popolo. Il corteo, imponente a vedersi, accolto da ogni parte da applausi, percorre tutto il paese, e si allinea in bell'ordine nella Piazza Vittorio Emanuele, ove sorge la fontana più grande.
Sono le 5.30, si dà il segnale. Si ripercuote nell'aria un urrà di gioia unanime ... l'acqua zampilla fresca e scintillante".
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